La scienza della felicità è una disciplina giovane, nata dalla consapevolezza e dalla integrazione dei contributi provenienti da scienze consolidate come la psicologia positiva, la biologia, le neuroscienze, la fisica quantistica, l’economia, da ricerche di frontiera come quelle nei campi della medicina integrata o condotte da team multidisciplinari di neuroscienziati e ricercatori in campo spirituale, filosofia. Essa poi si fonda sulle antiche tradizioni spirituali.
Esistono 2 dimensioni della scienza della felicità e noi dobbiamo, come individui e sistemi, imparare a coltivarle entrambe e possiamo assolutamente farlo.
Esse sono:
la felicità edonica = la felicità come emozione o ricerca di piacere
la felicità eudaimonica = la felicità come competenza
Nel primo caso le emozioni sono passeggere, tendenzialmente di profonda intensità, ma rapidissime a spegnersi come ad accendersi e vengono generate dall’esterno, da situazioni, eventi, interazioni.
Nel secondo caso la felicità è ricerca del senso del vivere e messa in atto di pratiche di benessere su tutti i livelli. Quindi alla dimensione eudaimonia sono connesse le azioni intenzionali, il senso di scopo e i comportamenti che scegliamo di agire come individui e come comunità.
La felicità, quindi, può essere allenata sempre, nella vita dei singoli come nelle diverse organizzazioni sociali, comprese quelle aziendali.
Affianchiamo gli imprenditori a riscoprire la connessione con i collaboratori e l’ambiente in cui lavorano e vivono, attraverso attività, formazione, strategie di trasformazione, percorsi personalizzati o di team, volti all’incremento del Benessere Organizzativo come moltiplicatore di impatto della produttività per l’aumento della redditività.
Guidiamo alla felicità nel lavoro per garantire risultati migliori, crescita e innovazione, fondati su consapevolezza e rispetto, applicando i principi della Scienza della Felicità.
Ristrutturiamo quindi tutti i processi chiave della vita aziendale e della gestione delle persone basandosi sui 4 pilastri della scienza della felicità:
Chimica positiva – Chimica negativa
La felicità è fortemente influenzata dalla biochimica del nostro corpo. Promuovere una “chimica positiva” significa stimolare ormoni come ossitocina, serotonina, dopamina ed endorfine attraverso abitudini sane: movimento, connessione sociale e gratitudine. Ridurre la “chimica negativa” implica limitare lo stress cronico e le tossine emozionali (rabbia, paura, risentimento) che aumentano il cortisolo e sabotano il benessere.
Noi – Io
La vera felicità è relazionale. Quando passiamo dall’ego (“io”) alla connessione con gli altri (“noi”), troviamo un senso più profondo di appartenenza e scopo. Le relazioni significative e l’empatia sono antidoti alla solitudine e alimentano la felicità duratura, rendendoci parte di qualcosa di più grande di noi stessi.
Essere – Fare, Avere
Disciplina – Caos
Applicare i quattro pilastri della scienza della felicità in azienda è una strategia potente per creare ambienti di lavoro in cui le persone possano prosperare, aumentando al contempo produttività, innovazione e fedeltà all’organizzazione.
Un’organizzazione positiva è uno spazio in cui le persone crescono e si sviluppano attraverso relazioni significative, promuovendo una cultura del lavoro ispirata a uno scopo comune e orientata al bene collettivo. È un luogo che non solo mira al profitto, ma lo persegue in armonia con il benessere delle persone, impegnandosi attivamente a ridurre la sofferenza e costruire un futuro sostenibile.
Per raggiungere questi obiettivi, le organizzazioni positive valorizzano leader consapevoli, che interpretano il loro ruolo come un servizio agli altri e integrano il benessere personale nelle proprie abitudini quotidiane. Esse progettano strutture, processi e pratiche che promuovono equità e felicità, riducendo le barriere gerarchiche e ampliando la libertà di azione.
Infine, queste organizzazioni incoraggiano una visione del lavoro che passa da una logica individualistica e competitiva a una prospettiva ecosistemica, dove il successo è il risultato di una collaborazione armoniosa e sostenibile tra tutte le parti.
🧡 Cultural transformation
Orientiamo l’organizzazione verso un proposito forte, ancorato a finalità collettive, capace di generare un impatto sociale, ecologico e di promozione del bene comune.
🧡 Corporate Happiness
Promuoviamo l’area della felicità come strategia organizzativa coerente.
🧡 Positive leadership
Siamo certi che non esistono Organizzazioni positive senza Leader positivi.
🧡 Positive organization
Scegliamo, disegniamo e gestiamo processi e pratiche congruenti con la strategia identificata e capaci di generare benessere e percezione di coerenza.
Il presidio e l’efficacia del lavoro su queste 4 dimensioni deriva dalla padronanza di 8 competenze che caratterizzano la professionalità innovativa ed integrata di un Chief Happiness Officer:
1. Organization epigenetics – Epigenetica dell’organizzazione, ossia la capacità di intercettare i principali modelli culturali dell’organizzazione e scegliere quali incentivare e quali disattivare in coerenza con la strategia sulla scienza della felicità.
Quando comprendiamo che la filosofia culturale e le percezioni individuali sono di fatto delle credenze acquisite che determinano non solo la nostra biologia ma anche il mondo in cui viviamo, acquisiamo un discernimento personale dotato del potere di cambiare il mondo
Bruce Lipton & Steve Bhaerman
2. Evolutionary cultural change – Cambiamento culturale evolutivo, ossia la capacità di definire una visione più grande dell’organizzazione, di tipo eco-sistemico e di implementare modelli di comportamento congruenti.
Un perché fondato sull’apertura, sui vantaggi alla collettività più ampia, che supera le paure e gli interessi egoistici è capace di sprigionare un’energia che ispira e dà la direzione e quando queste energie incontrano un nobile scopo e una profonda fame nel mondo, che cosa può derivarne se non la crescita?
Frederic Laloux
3. Self energy management – Autogestione dell’energia, ossia la capacità di coltivare le proprie energie e allenare la propria felicità come competenza attraverso la definizione di un proprio piano di azione orientato al benessere per poter ispirare ed essere un esempio coerente.
So di avere la fortuna di vivere una vita straordinaria e molte persone direbbero che è il successo del mio business e la ricchezza che ne deriva ciò che mi rende felice. Ma non è così, è il contrario. Ho successo, sono ricco e connesso perché sono felice
Richard Branson
4. Positive Organizational Management – Gestione organizzativa positiva, ossia la capacità di analizzare, ridefinire, misurare e monitorare i principali processi di gestione delle persone definiti dalla happiness @work strategy per generare fiducia, coinvolgimento, retention, felicità.
L’Organizzazione Positiva è un’organizzazione coerente. La coerenza è una legge di natura che garantisce il massimo rendimento del sistema. L’ambiente di lavoro e i processi organizzativi sono spesso la cartina al tornasole della reale cultura organizzativa. Meglio evitare di fare proclami che poi vengono contraddetti dalla pratica.
Daniela Di Ciaccio e Veruscka Gennari
5. Happiness @work strategy – Strategia di lavoro felice, ossia la capacità di definire un piano strategico per innestare la scienza della felicità nella cultura e nei processi organizzativi in grado di produrre risultati misurabili e positivi sul bottom line.
E’ un dato di fatto che i lavoratori felici sono il 30% più produttivi, producono + 37% sulle vendite e sono 3 volte più creativi dei loro colleghi infelici.
Sonja Lyubomirsky
6. Positive Practices – Pratiche positive, ossia la capacità di selezionare ed implementare le pratiche e gli strumenti per generare benessere e positività verso i collaboratori, i clienti, i fornitori, gli investitori, gli stakeholders.
Esiste una correlazione molto forte tra pratiche di lavoro positive ed effetti sui lavoratori, in termini di soddisfazione personale e benessere e che, a loro volta, innescano comportamenti individuali positivi come il coinvolgimento e la fiducia. Questo circolo virtuoso di buone pratiche genera risultati positivi per l’organizzazione come la redditività e la produttività.
Kim Cameron
7. Positive leadership development – Sviluppo di leadership positiva, ossia la capacità di definire, promuovere ed implementare un piano di sviluppo della Leadership Positiva diffusa a tutti i livelli dell’organizzazione.
Se vuoi engagement, se vuoi che la tua squadra funzioni anche quando non ci sei, solo l'amore funzionerà. Non la paura, né l’intimidazione, non il bullismo o la spavalderia, e nemmeno essere il ragazzo più smart nella stanza.
Richard Sheridan
8. Positive future planning – Pianificazione positiva dei futuri, ossia la capacità di comprendere il nesso tra i principali trend e scenari futuri, gli impatti sul benessere delle persone e le politiche di gestione e sviluppo dell’organizzazione positiva.
Qualsiasi cosa tu abbia visto in un vecchio film di fantascienza oggi sta succedendo nella tua vita. Entro il 2029 i robot con intelligenza artificiale sorpasseranno l’intelligenza umana e saranno un miliardo di volte più intelligenti di noi. L’unico modo affinché queste macchine siano non solo sempre più intelligenti ma che dimostrino valori e saggezza che non vada a nostro discapito è che noi, esseri umani, iniziamo a comportarci in modo etico e a rimettere al centro del nostro agire i valori che vogliamo che le macchine replichino.
Mo Gawdat
La negatività sul posto di lavoro è uno dei maggiori ostacoli al successo organizzativo, con impatti documentati da numerose ricerche globali. Ecco alcuni dati chiave recenti che mostrano quanto sia urgente affrontare il problema:
L’inserimento di questo progetto all’ interno dell’UniPoBO – Università Popolare Benessere Olistico rappresenta una convergenza unica tra il mondo del benessere olistico e quello organizzativo. Questa partnership unisce due visioni complementari per promuovere il benessere individuale e collettivo, creando un impatto positivo e duraturo su persone, team e organizzazioni.
UniPoBO, con la sua missione di diffondere pratiche olistiche e bioenergetiche, si dedica al miglioramento del benessere psico-fisico e spirituale, favorendo la crescita personale e una maggiore consapevolezza di sé. Ciò attraverso approcci che stimolano equilibrio e armonia.
Questa collaborazione integra l’approccio olistico di UniPoBO con principi e strategie capaci di applicare il benessere a contesti lavorativi, migliorando la connessione tra le persone, gli ambienti e gli obiettivi comuni. Il risultato è un nuovo paradigma, in cui il successo personale e organizzativo si alimentano a vicenda.
Questa collaborazione non si limita a offrire soluzioni: è un invito a ripensare il benessere come il fulcro di una crescita autentica e sostenibile, personale e professionale.